Geografia fisica

Territorio

Botticino confina a nord-est con la città di Brescia, a nord con il Comune di Serle, a est con i Comune di Nuvolera e a sud-ovest con il Comune di Rezzato.
Le frazioni di Botticino Sera e San Gallo si estendono sulle pendici del Monte Maddalena e del Monte Fratta; la frazione di Botticino Mattina si estende nel contiguo ampio fondo del rio Rino.

 

Storia

Il nome di Botticino sembra derivi da Bottus, condottiero romano cui era stata assegnata la Valverde, oppure da Bottius, primo proprietario delle cave di marmo in epoca romana.
Grazie al territorio pianeggiante e al corso d'acqua che lo attraversa, il primo dei tre centri a conoscere un ragguardevole insediamento umano fu Botticino Mattina. Nel XVII secolo era già noto in tutta la Serenissima Repubblica di Venezia per le sue pregiate pietre marmoree.
Botticino Sera è il centro più popolato ed esteso.

Durante la dominazione austriaca Botticino si distinse per una intensa attività cospirativa che culminerà nel 1849, dopo le dieci giornate di Brescia, con una violenta repressione da parte della polizia austriaca. Tra i personaggi che in questo periodo caratterizzarono la vita del paese vanno ricordati Giovita Scalvini, Luigi Cazzago e Tito Speri.
L'inizio del XX secolo segna un autentico boom della produzione del marmo, grazie all'opera del ministro bresciano Giuseppe Zanardelli che, per la costruzione del monumento a Vittorio Emanuele II, commissionò la fornitura del marmo esclusivamente a Botticino. Sempre all'inizio del Novecento si sviluppò a Botticino Sera la produzione delle calze.